Nuove frontiere

La fecondazione in vitro negli ultimi anni è stata caratterizzata da diverse tecnologie e scoperte scientifiche che hanno contribuito a rendere questa pratica più sicura ed efficiente. 

EMBRYOSCOPE 

Embryoscope è un incubatore di embrioni di ultima generazione che incorpora una tecnologia di cattura delle immagini a intervalli di tempo prestabiliti (time-lapse). Permette di ottenere un video completo degli embrioni sin dall’inizio della loro vita e per tutto il tempo in cui rimangono sotto osservazione. Embryoscope migliora le condizioni di coltura degli embrioni rispetto agli incubatori convenzionali, per cui aumenta le possibilità di ottenere una gravidanza.

Ogni embrione, all’interno dell’Embryoscope, dispone di un proprio pozzetto individuale per cui non condivide il mezzo di coltura con gli altri embrioni. Il sistema di cattura delle immagini time-lapse consente il monitoraggio continuo degli embrioni in qualsiasi momento senza necessità di estrarli dall’incubatore per cui gli embrioni non subiscono alcuna alterazione dovuta a possibili cambi di temperatura o di luce. Al non esserci variazioni nelle condizioni di coltura, gli embrioni ottenuti sono quindi di migliore qualità e, pertanto, hanno maggiori possibilità di dar luogo a una gravidanza.

Il fatto di disporre di un sistema di registrazione continua dello sviluppo degli embrioni permette di determinare i ritmi di divisione cellulare ed in questo modo selezionare gli embrioni morfologicamente migliori nonché di individuare quelli che si sono divisi nel momento migliore. Mediante questa tecnica si possono selezionare gli embrioni con maggiori possibilità d’impianto e così ottenere le migliori probabilità di dar luogo a una gravidanza.

CELLULE LPS – Staminali pluripotenti indotte 

Il premio Nobel per la Medicina è stato assegnato al giapponese Shinya Yamanaka e al britannico John Gurdon per la loro scoperta delle cellule staminali riprogrammate, le cosiddette LPS (staminali pluripotenti indotte)

I due specialisti sono stati premiati per le ricerche che hanno consentito di scoprire che “le cellule mature possono essere riprogrammate per diventare pluripotenti” ovvero non più differenziate per un particolare tipo di tessuto.

“Con la riprogrammazione delle cellule umane gli scienziati hanno creato nuove opportunità di studio delle malattie e di sviluppo dei metodi per la diagnosi e la terapia”, ha dichiarato il comitato.

Si tratta di un primo passo verso un percorso che potrebbe rivoluzionare la fecondazione assistita  rendendo possibile il fatto di ottenere gameti dalle cellule di una persona che non è in grado di produrli biologicamente. Le cellule epiteliali sono state riprogrammate dai ricercatori attraverso un lungo processo chimico-fisico e sono state indotte a diventare precursori dei gameti maschili. Si tratta, però, di spermatozoi che non sono ancora in grado di fecondare. L’ulteriore sviluppo di questa ricerca potrebbe essere rappresentare una vera e propria svolta per chi non è in grado di produrre gameti per dare luogo ad una gravidanza.

 

 

Sitografia:
https://ivitalia.it/note/con-la-tecnologia-time-lapse-il-tasso-di-gravidanza-sale-del-23/
https://www.huffingtonpost.it/2012/10/08/premi-nobel-oggi-quello-per-la-medicina-yamanaka-gurdon_n_1947460.html
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